COMUNICATO STAMPA
Si è riunito ad Ancona il Coordinamento Nazionale delle Associazioni regionali di Consiglieri ed ex Consiglieri con all’ordine del giorno il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza.
La riunione convocata per il 17 Giugno si è svolta nei locali del Consiglio Regionale delle Marche ed ha visto la partecipazione di 14 Associazioni regionali (Calabria – Campania – Emilia Romagna – Lombardia – Marche – Piemonte – Puglia – Sardegna – Toscana – Trentino A.A. – Umbria – Valle d’Aosta – Veneto). Per la Calabria hanno partecipato Priolo, Costantino e Tramontana. Hanno preso parte ai lavori, inoltre, il Presidente del Consiglio Regionale delle Marche Vittoriano Solazzi e l’on. Francesco Proietti del Direttivo Nazionale dell’Associazione ex parlamentari, che hanno, con i loro interventi, arricchito la riflessione che gli ex Consiglieri hanno prodotto.
Nella sua relazione il Presidente uscente Stefano Arturo Priolo ha tracciato il bilancio delle attività svolte dal Coordinamento Nazionale nel passato triennio e formulato ipotesi di lavoro per il futuro su cui si sono soffermati nei loro interventi i Presidenti delle Associazioni Piemonte – Lombardia – Veneto – Toscana – Emilia Romagna – Marche – Puglia – Campania e Sardegna.
La relazione di Priolo si è soffermata, in particolare, sul ruolo delle Associazioni. “Esse – ha sostenuto – vogliono, possono e nella maggioranza dei casi rappresentano già oggi, una risorsa che si pone al servizio delle Istituzioni, dei territori e della società civile, con i quali vivono in costante rapporto. La sua mission principale è quella di favorire nel contatto con la Scuola, le Università e la società civile, la conoscenza della Costituzione Italiana e degli Statuti regionali, la realizzazione di attività di analisi e ricerca sui problemi di maggiore rilevanza dei territori, la collaborazione su progetti specifici, la organizzazione di dibattiti e convegni specializzati, mirati a migliorare la conoscenza di settori particolarmente interessanti, sui diversi territori, riguardanti lo sviluppo civile, economico, sociale e culturale. Le Associazioni – ha sostenuto ancora Priolo – pur conservando ciascun socio le proprie opinioni politiche, consentono, al riparo dal rischio della faziosità e della partigianeria, di dare un contributo positivo e propositivo all’Istituto regionale, utilizzando la conoscenza accumulata negli anni di impegno istituzionale, per la soluzione di problemi vissuti sui diversi territori”.
E, a proposito dei rapporti con i Presidenti dei Consigli regionali e con la Conferenza dei Presidenti, Priolo ha voluto sottolineare che non sempre si realizza una interlocuzione attenta ed utile, auspicando che, nell’interesse generale, sarebbe molto meglio valorizzare le Associazioni e sostenerle nel portare avanti la mission che ciascuna di esse ha codificato nel proprio Statuto, i cui contenuti in molti casi, sono stati condivisi dai Consigli regionali, talvolta con l’approvazione di apposite leggi regionali. Sui costi della democrazia è stato ribadito il valore del documento prodotto dal Coordinamento Nazionale il 5 maggio del 2010 e della risoluzione unanime del 9 marzo 2011, inviate al Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. In questi documenti, già da tempo, il Coordinamento Nazionale ha prospettato la necessità e l’urgenza di contenere i costi relativi al funzionamento delle Istituzioni e della Politica ed a riesaminare, in questo contesto, rivisitandoli, i costi relativi allo “status” del Consigliere regionale, al fine di realizzare concrete economie. A conclusione della relazione, Priolo ha rivolto a tutte le Associazioni regionali un libero pensiero:
“A volte capita, a qualcuno od a molti non ha importanza, di percepire che la vita, in ogni sua manifestazione di libertà, abbia un senso e che, dunque, meriti di essere vissuta, onorata e spesa bene, per avere cura di sé, ma anche per essere in grado di prendersi cura degli altri, specie se gli altri sono persone che ne hanno bisogno.” Insomma, si può sempre trovare il modo di rendersi utili, anche agli altri, in una società che registra crescenti difficoltà; è proprio nella difficoltà che l’animo umano riceve la forte sollecitazione ad aguzzare l’ingegno ed utilizzare tutti i sensi, anche il sesto.
A conclusione dei lavori Priolo è stato confermato all’unanimità Presidente del Coordinamento Nazionale ed assieme a lui i Vice Presidenti Aldo Bottin (Veneto) e Luigi Corbani (Lombardia) ed i Segretari Maria Rosa Cardia (Sardegna) e Luigi Micci (Marche).