LA CALABRIA CHE VOGLIAMO tra presente e futuro.

Prosegue l’impegno dell’Associazione fra ex Consiglieri regionali della Calabria, rivolto ad animare ed incentivare il dialogo ed il dibattito sullo sviluppo dei settori di maggiore significato per il divenire della Calabria e dei suoi abitanti.

Un lavoro avviato nel corso dei Seminari realizzati nel 2013 a Cosenza (Difesa, organizzazione e  valorizzazione del territorio e dell’ambiente calabrese), a Lamezia Terme (Il futuro delle politiche  di coesione territoriale e sociale. Risorse nazionali e comunitarie: fattori e settori produttivi da sviluppare in Calabria) ed a Reggio Calabria (La Calabria che vogliamo: Istruzione. Alta Formazione. Cultura e Beni Culturali), per meglio focalizzare i rilevanti temi affrontati, contestualizzandoli con il dispiegarsi delle politiche nazionali ed europee, attenti ad individuare, e se possibile a cogliere, talune concrete opportunità.

"I settori indagati – afferma il Presidente dell’Associazione Stefano A. Priolo – sono vitali per la nostra Regione. La organizzazione e cura del territorio e dell’ambiente, la valorizzazione delle risorse naturali e dei cospicui Beni Culturali, la organizzazione efficiente ed innovativa dell’istruzione e dell’alta formazione per le nuove generazioni, costituiscono il solido fondamento su cui far leva per conquistare un futuro di speranza per la nostra terra, afflitta da una endemica condizione di arretratezza; tutto questo in stringente connessione con l’efficace, trasparente e completo utilizzo delle risorse nazionali e di quelle comunitarie, nel pieno rispetto della legalità". 

E’ per questa ragione che l’Associazione ha già commissionato la stampa degli atti dei tre Seminari, quanto prima disponibili e che ha programmato le sue attività per il 2014, in maniera da rappresentare una risorsa per l’intero sistema democratico-istituzionale, al quale competono le responsabilità decisionali.

Nel corso del 2014 saranno organizzati alcuni importanti appuntamenti, vere e proprie occasioni per ritornare su problemi trattati nel 2013, socializzando con le istituzioni e le parti sociali le sensibilità e le intuizioni presenti nell’Associazione, col coinvolgimento, inoltre, degli organismi meridionali e nazionali che svolgono attività di studio e ricerca, convinti che occorra restare collegati al sistema del sapere, per conquistare la frontiera dell’efficienza e dell’innovazione.

L’Associazione avverte come suo primario dovere concorrere, in costante contatto con la società ed in ascolto della domanda che proviene dai cittadini, ad aiutare la Calabria a praticare, in maniera sistematica, la partecipazione responsabile, per rendere un servizio al sistema democratico, che vive uno dei momenti più complessi e delicati della sua storia repubblicana.

L’Ufficio di Presidenza ha fissato per Giugno il primo appuntamento, dedicato alla presentazione di un lavoro che verrà prodotto assieme al CENSIS, mirato ad incidere in profondità sul determinante problema del migliore, tempestivo e totale utilizzo dei fondi strutturali europei, che costituiscono la risorsa economica più importante e cospicua su cui far leva per costruire la Calabria del futuro.

A fine estate, l’Associazione, a conclusione delle sue riflessioni su una delle più rilevanti ed importanti risorse della Calabria: il sistema dei Parchi e delle Aree protette, che ricopre cospicua parte del territorio regionale, organizzerà un Seminario sul Parco Nazionale dell’Aspromonte.

Accanto a questi appuntamenti, è stato programmato, in Ottobre, di concerto con l’Università per Stranieri "D. Alighieri" di Reggio Calabria e con la partecipazione delle Università calabresi, una interessante iniziativa che dia il via alla progettazione di uno stabile osservatorio civile, economico, sociale ed istituzionale sul bacino del Mediterraneo, al quale guardare con interesse e passione per formulare idee e progetti in grado di concorrere allo sviluppo futuro della Calabria e del Mezzogiorno; a ben vedere, un tema nuovo ed affascinante per provare, dopo oltre 100 anni di storia di sottosviluppo di questo territorio, a considerare anche nuove vie, capaci di cambiarne il destino.

Il programma 2014 si completerà con un Seminario sulle riforme costituzionali, da collocare in una data utile per partecipare al dibattito nazionale, già iniziato, sia sulla fine del bicameralismo che sulla riforma del Titolo V della Costituzione.

  Lamezia Terme, 13 marzo 2014