CONFERENZA STAMPA

         “ 25 anni di attività, a difesa del regionalismo

ed al servizio della Calabria”

     Sala Giuditta Levato – Consiglio Regionale – Giovedì 31 gennaio 2013 ore 11,00

Introduzione del Presidente dell’Associazione Stefano Arturo Priolo

Benvenuti e grazie per avere accolto il nostro invito a partecipare a questa Conferenza stampa.

La nostra Associazione compirà il 6 maggio p.v. 25 anni, essendo nata nel 1988 per iniziativa di 3 non dimenticati Consiglieri della prima legislatura regionale: Antonino Lupoi, Domenico Intrieri e Giovanni Scudo. Li accompagnarono sin dalla costituzione dell’Associazione, 32 soci, animati dalla volontà di tenere viva nel cuore e nella vita di ciascuno,  la prima esperienza di autogoverno della Calabria, vissuta con entusiasmo e passione, nella speranza di promuoverne la trasformazione e dare corso alla sua rinascita civile, economica e sociale, assumendo “ come suo obiettivo primario la piena occupazione, per bloccare l’esodo dei lavoratori , predisponendo idonee iniziative per rendere effettivo il diritto al lavoro di tutti i cittadini”. Così recitava il punto 3. delle “disposizioni generali del 1° Statuto della Regione Calabria”.

Scorrendo lo Statuto dell’Associazione è facile riconoscere lo spirito che ha motivato la sua esistenza e definito la sua mission. Si tratta di una esperienza innovativa di partecipazione responsabile alla vita civile ed istituzionale. Ciascun socio, dismesso  l’impegno nella trincea della politica e, perciò stesso affievolitasi in lui l’appartenenza partitica, ha creduto di doversi ancora impegnare, per rendersi utile.
Questo approccio, possiamo dire, ha animato il nascere dell’Associazione, che si è potuta avvalere, nel corso della sua costante crescita, della preziosa collaborazione di molti Consiglieri cessati,  tanto che oggi essa può contare su più di 100 soci.
La sua attività dal 1988 all’anno 2000, è stata resa possibile dal puntuale versamento da parte dei soci della quota sociale. Dal 2001 – con l’approvazione della legge regionale n. 3/2001 – che ha condiviso le finalità e gli scopi dell’Associazione – si è aggiunto alle quote sociali un contributo del Consiglio regionale, che l’Associazione ha deciso di utilizzare esclusivamente per incrementare la quantità e la qualità delle attività sociali. Questo ha consentito all’Associazione  di programmare le attività sociali con maggiore organicità. Esse si sono arricchite via via di iniziative utili per la migliore conoscenza di fondamentali settori della vita istituzionale, politica, economica, sociale e culturale della nostra Regione, divulgate dagli strumenti messi in cantiere per comunicare all’interno e con l’esterno. Ricordo, in particolare: il sito internet www.esiscalabria.it  e l’Agenzia di informazione  “OPINIONI CALABRIA”.
In estrema sintesi, abbiamo realizzato oltre 30 iniziative, catalogabili in 5 settori.

Settore istituzionale.

  1. Tribuna aperta: a vent’anni dalla istituzione delle Regioni a Statuto ordinario,  esperienze, realtà e prospettive della Calabria – Gambarie 1991;
  2. L’Europa di Maastricht: il ruolo dei Paesi Mediterranei e la questione lavoro Reggio Calabria – Aula Consiliare 1998;
  3. Riforma della Costituzione, ruolo delle Regioni, revisione dello Statuto della Regione Calabria – Camigliatello Silano 1998;
  4. Verso il nuovo Statuto della Regione Calabria. Problemi e prospettive – Reggio Cal.  2002;
  5. Rapporto CENSIS anno 2002: il Mezzogiorno e la Calabria” – Università Mediterranea di Reggio C. – Cerimonia inaugurale AA 2202-03. Iniziativa congiunta Ateneo – Associazione ex Consiglieri regionali:Relazione Giuseppe Roma – Direttore CENSIS;
  6. Nuovo Statuto della Regione Calabria. Alcune riflessioni e proposte prima della definitiva approvazione e “Devolution: verso un Paese diviso? Echi ed opinioni in Calabria sulle modifiche costituzionali “in itinere” Copanello 2003;
  7. Corso Diritto Comunitario, in concorso con l’Istituto Superiore Europeo di Studi Politici (ISESP) – Patrocinio Unione CC.II.AA. Calabria – Lamezia T.– maggio  2004;
  8. Corso di Diritto Comunitario, in concorso con l’ISESP e collaborazione della Camera di Commercio di Catanzaro – Catanzaro –  Luglio 2006;
  9. Sessant’anni di Repubblica Italiana 1946 – 2006 –  Fra gli altri relatori: Ugo De Siervo, Gaetano Silvestri, Salvatore Berlingò e Antonino Spadaro. Reggio C – Consiglio regionale – Sala “Nicholas Green”  – 2006;
  10. Un progetto denominato: “In. Form. Azione – Informazione, formazione ed azione: un viaggio verso la nuova Europa”- realizzato con il co-finanziamento della Commissione Europea – Programma comunitario “Europe for citizens”, con la collaborazione diretta di 6 Associazioni Culturali operanti nella Regione. (Locri – S. Stefano in Aspromonte – Reggio C. – Lamezia T. – Crotone – Cosenza) – 2006;
  11. Quarantesimo anniversario della prima riunione del Consiglio regionale  – Aula Consiglio Regionale – Reggio Calabria – 2010. Presenti le massime Autorità della Regione e numerosi ex Consiglieri regionali della I^ legislatura che hanno ricevuto una pergamena a ricordo del quarantesimo anno di vita del Consiglio Regionale.

Settore politico
E’ stato oggetto di considerazione con iniziative assunte nelle vigilie elettorali per il rinnovo del Consiglio regionale della IX^ e X^ legislatura e in occasione del manifestarsi di emergenze acute nel Settore della Sanità e  della gestione dei RSU:

a.     “Per una Calabria che vuole vivere e crescere”– documento programmatico – Elezioni regionali 2005;
b.    “Sanità calabrese: un diritto per tutti non un optional nell’interesse di pochi”- marzo  2008
c.    “Lineamenti programmatici per l’attuazione della gestione integrata dei RSU” – dicembre 2008; “Alziamoci: è tempo di andare alla conquista del futuro – Il contributo dell’Associazione ai programmi per la Calabria” – Elezioni regionali 2010

Si è trattato di riflessioni e proposte di carattere politico programmatico, frutto della nostra esperienza istituzionale e delle attività sociali svolte, che abbiamo sottoposto all’attenzione del sistema democratico calabrese (Candidati a Presidente della Regione, Governo e forze politiche) quale nostro contributo alla elaborazione dei programmi ed alla soluzione di alcuni problemi.

Settore Territorio – Ambiente/tutela e valorizzazione dei Parchi ed aree protette, ha fatto registrare 6  iniziative – tra Convegni,  Seminari e pubblicazioni:

 

  1. Parchi ed aree protette in Calabria: una risorsa – Lamezia Terme 1999
  2. Educazione ambientale tra formazione ed occupazione: azioni promozionali a confronto.  – Seminario realizzato in collaborazione col Provveditorato agli Studi e l’Ente Parco Nazionale del’Aspromonte – Hotel Miramare – Reggio Calabria  –  dicembre 2001
  3. Una politica per la montagna calabrese, rete ecologica e sviluppo sostenibile – Vibo Valentia – 2003
  4. La montagna calabrese e le sue risorse: Il Parco Nazionale della Sila – Taverna (CZ) – 2005
  5. Parchi di Calabria e turismo sostenibile. Infrastrutture, programmi, risorse e sinergie – Spezzano della Sila (CS) 2007
  6. APE – Appennino Parco d’Europa – Il Parco Nazionale del Pollino – Morano Calabro – 2008

Questo settore di attività ha meritato particolare attenzione da parte nostra, anzitutto perché Parchi nazionali (Pollino – Sila – Aspromonte), regionale (Serre) ed aree protette,  occupano la grande maggioranza del territorio calabrese (la nostra è una Regione prevalentemente montuosa, il 44% del territorio è posto a quota superiore ai 500 m. ed il 22% superiore ai 1.000 m.). Ma al di là dell’aspetto fisico, abbiamo voluto approfondire e divulgare la conoscenza del settore, persuasi che esso concorre alla salvaguarda della qualità dell’ambiente ed esalta le sue caratteristiche naturali-paesaggistiche che sono di grande pregio. Per questi requisiti qualitativi e quantitativi riteniamo che esso possa e debba costituire per la Calabria una rilevante risorsa, da tenere in seria considerazione, da valorizzare ed implementare, azionando concrete sinergie programmatiche Stato-Regione (pressoché assenti) e mettendo a frutto il lavoro forestale che costituisce una pregevole opportunità di sviluppo della green economy.

Settore ricerche.
Una ricerca è stata realizzata con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria – ed ha riguardato “Istituzioni e proposte di riforma, un <progetto> per la Calabria” –  a cura di Antonino Spadaro – <Jovene editore>  2010 ;
Una seconda iniziativa, realizzata in partenariato con la ”Fondazione Internazionale Ferramonti per l’Amicizia tra i popoli”,  ha riguardato la realizzazione di un progetto comunitario diretto, per divulgare la storia del campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, intitolato, appunto, “Ferramonti: dal Sud Europa per non dimenticare un campo del duce”.  Il progetto presentato si è classificato al 2° posto tra i quaranta co-finanziati, dalla

Commissione Europea per ricordare la shoah, il massacro degli ebrei per mano del nazi-fascismo. Questa pubblicazione è stata presentata nei locali dell’Università della Calabria dall’Associazione e dalla Fondazione Ferramonti, alla presenza degli studenti che hanno partecipato alla realizzazione del progetto e dell’Assessore regionale alla Cultura Prof. Mario Caligiuri; è stata pubblicizzata sul sito internet, come tutte le altre e ci ha procurato diversi contatti, nazionali ed europei, interessati a conoscere i contenuti della nostra ricerca.
3. La terza iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’Università della Calabria – Dipartimento di Sociologia diretto dal Prof. Piero Fantozzi. Ha riguardato una ricerca su  “Il sistema universitario calabrese: trasformazioni, tendenze e rappresentazioni”.
Questa ricerca, che possiamo considerare il più rilevante tra i nostri lavori, è stata attivata per conoscere bene e divulgare la condizione delle nostre Università e per capire come esse sono preparate ed attrezzate per sfornare i nuovi laureati, un’azione strategica di decisiva importanza per preparare la nuova classe dirigente della Calabria e le risorse umane occorrenti per sostenerne lo sviluppo e la crescita. Il quadro che emerge dalla ricerca non è affatto rassicurante, anzi. Per sintetizzarlo è possibile affermare che “il passaggio da zero a tre Atenei, lungi dall’aver configurato un sistema universitario, capace di rapportarsi al territorio ed alle sue potenziali opportunità di sviluppo e fornire livelli formativi di eccellenza, evidenzia visibili difetti strutturali (duplicazioni di facoltà) ed evidenti carenze nell’offerta formativa, che non hanno ancora permesso di  ridurre considerevolmente la emigrazione per ragioni di studio”.
Ce n’è quanto basta per allertare Istituzioni pubbliche e classe dirigente della Calabria.
La ricerca è stata presentata con una iniziativa realizzata in questa stessa sala, il 7 dicembre 2011, alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale On. Talarico, del Prof. Piero Fantozzi e dei suoi collaboratori Sabina Licursi e Antonella Coco.

Iniziative congiunte con l’Associazione degli ex Parlamentari
, è nato a seguito della stipula di un protocollo d’intesa con il Coordinamento Nazionale delle ns. Associazioni (Roma, 24 marzo 2010). Sei  le iniziative realizzate sino ad oggi:

 

  • a.    Convegno nazionale“ UN MARE AMICO”- presieduto dagli on. Paolo De Poli, Stefano Priolo e Pietro Rende –  Relazioni; On. Anna Boselli, Valerio Calzolaio – sen. Enzo Maiorca  – Lamezia T. (CZ) –   23 gennaio 2010.
  • b.    Assemblea Nazionale dell’Associazione fra ex Parlamentari della Repubblica organizzata per celebrare il 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITÀ D’ITALIA – LECTIO MAGISTRALIS sen. Valerio Zanone – conclusioni on. Gerardo Bianco –  Torino 15 giugno 2011.
  • c.    Seminario “LA CALABRIA DI IERI E DI OGGI NEL RAPPORTO SVIMEZ” – Sala degli Stemmi – Amministrazione Provinciale Cosenza – 11 novembre 2011.
  • d.    Tavola rotonda: “SVILUPPO DEL MEZZOGIORNO E FEDERALISMO FISCALE” – Sala Consiliare “S. Spagnoli” – Consiglio Regionale dell’Abruzzo – Interventi di Gerardo Bianco – Presidente Associazione ex Parlamentari  e Stefano Priolo –Presidente del Coordinamento Nazionale delle Associazioni di Consiglieri ed ex Consiglieri regionali  – L’Aquila – giugno 2012.

 

  • e.    Convegno nazionale sul tema “LE AUTONOMIE LOCALI NELL’EUROPA DI OGGI”- Relatore On. Gerardo Bianco – Presidente dell’Associazione ex Parlamentari della Repubblica Italiana – Tra gli altri interventi, Stefano Priolo – Presidente del Coordinamento Nazionale delle Associazioni di Consiglieri ed ex Consiglieri Regionali. – Castrocaro Terme (FC) – novembre 2012

Vi ho rassegnato in estrema sintesi i 25 anni della vita sociale, che il titolo della nostra Conferenza stampa sintetizza in “ 25 anni di attività, a difesa del regionalismo ed al  servizio della Calabria
L’attività svolta è qui, proprio in questi atti che vedete su questo tavolo e  testimonia il nostro legame con l’Istituzione, un legame da noi vissuto con  dignità e fedeltà, motivati dal desiderio di leale collaborazione, per averne fatto parte, ma anche per onorare il riconoscimento ricevuto con la legge regionale n. 3 del 2001, approvata all’unanimità dal Consiglio.
La difesa del regionalismo l’abbiamo fatta vivendo i momenti altamente significativi della vita istituzionale; l’abbiamo fatta  mettendo in opera una peculiare e caratteristica forma di partecipazione responsabile,  che esercita come è giusto il diritto di critica, ma, in ogni caso, studia ed approfondisce i problemi per individuare e suggerire le possibili soluzioni, che offre alla considerazione delle Istituzioni.
Tutta l’attività sociale è stata prodotta avendo un solo fine, al quale essa è stata ancorata in maniera permanente: assolvere ad un dovere civico, essendo il nostro un impegno volontario nel significato più nobile del termine e partecipare in maniera responsabile, senza alcuna pretesa, a tenere alto, dentro e fuori dei confini regionali, il nome della Calabria.
Ci siamo soffermati, in alcuni casi in maniera insistita, sulle necessarie riforme istituzionali, e sulle problematiche nascenti dalla presenza nel territorio regionale di numerosi Parchi ed Aree protette, sulla formazione e sul sistema universitario; ci siamo cimentati nella realizzazione di piccoli ma significativi progetti realizzati con successo direttamente con la Commissione Europea (come i casi di promozione della cittadinanza europea attiva e del Campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, per memorizzare anche noi lo sterminio degli ebrei per mano del nazi-fascismo, il più grande olocausto della storia); abbiamo realizzato queste attività avvalendoci della preziosa collaborazione delle Università calabresi, di Enti Pubblici ed Istituti scolastici, docenti e studenti, Amministratori locali ed esperti calabresi.
Abbiamo portato avanti il nostro lavoro convinti che potesse essere utile, motivati dalla percezione che la Calabria avesse bisogno anche di noi,  per tentare di recuperare le virtù civiche e porsi al servizio dei valori e degli ideali scritti nella Costituzione della Repubblica; tra essi il valore delle Autonomie locali Regione – Province – Comuni,  che  hanno lo scopo di rendere partecipi i cittadini, in forme autonome, del governo del Paese.

Indicatori civili, economico-sociali, culturali, avvertono, tuttavia, che la condizione del Mezzogiorno, seppure con qualche isola felice, si é progressivamente  aggravata, non solo  per la crisi generale del Paese, ma anche per responsabilità dei Governi regionali. Per averne una esatta dimensione, basta consultare il Rapporto SVIMEZ 2012 e considerare pochi ma eloquenti dati.
Da cinque anni il Mezzogiorno arretra, col rischio di cancellare interi pezzi dell’Industria, non compensati dall’innovazione ed internazionalizzazione di alcune “isole” produttive.
Dal 2007 al 2012 il p.i.l. meridionale è calato del 10%, ritornando ad essere quello del 1997.
Nel 2011, il p.i.l. pro-capite meridionale è sceso al 57,7% di quello del centro-nord. Siamo, insomma, prossimi al 50%.
La Calabria è ormai omologata come una realtà di frontiera in permanente condizione di emergenza, di cui è riscontrabile esplicita traccia anche in alcune candidature al Parlamento. Una condizione, dunque, che induce a riflettere ed a considerare che senza un partecipato e consapevole progetto di rinascita, in particolare del sistema democratico e delle Istituzioni pubbliche,  che si concretizzi in un operato quotidiano fatto davvero di buona politica, buona amministrazione, onesto e corretto operare dentro la più rigorosa legalità,  è facile presagire che la “via crucis” possa concludersi, amaramente,  sul calvario ed a pagare saranno sopratutto i nostri figli ai quali consegneremo una pesantissima eredità.
Questo titanico sforzo dobbiamo provare a farlo tutti, per rinascere, ma anche per acquistare credibilità nella comunità nazionale e comunitaria. Questo potrà accadere soltanto se ciascuno al proprio posto, da subito, si convincerà che urge cambiare rotta, perché la strada imboccata porta al completo fallimento. Occorre, dunque, ricostruire il sistema democratico, rendendolo meno rissoso, meno parcellizzato, meno ripiegato sull’interesse esclusivo per il presente,  a danno delle future generazioni.
Se avremo coraggio ed onestà, dovremo, invece, scegliere in via definitiva e permanente la realizzazione del bene comune, che è la massima aspirazione della grande maggioranza dei cittadini calabresi ed italiani.  

Noi continueremo ad ispirarci a questa fonte ideale e ad essere “sentinella sui problemi e sulle indispensabili riforme”, proseguendo il nostro lavoro con impegno, onestà e lealtà. Abbiamo già varato il programma sociale per il 2013, articolato in due direttrici.
La prima avrà come oggetto tre Seminari che realizzeremo nei primi sei mesi dell’anno:
il primo seminario avrà come tema: “Valorizzazione, organizzazione e difesa del territorio e dell’ambiente calabrese”-  Cosenza – Aprile 2013 – Coordinatore Battista Iacino
il secondo seminario riguarderà: “Il futuro delle politiche  di coesione territoriale e sociale. Risorse nazionali e comunitarie: fattori e settori produttivi da sviluppare in Calabria” – Lamezia Terme – Maggio 2013 – Coordinatore Ernesto Funaro
il terzo verrà dedicato a:  “Istruzione – Alta Formazione – Cultura e Beni Culturali”-  Reggio Calabria – Giugno 2013. Coordinatore Costantino Fittante
La seconda direttrice impegnerà il secondo semestre dell’anno, che utilizzeremo per considerare i 25 anni a cavallo tra il secondo ed il terzo millennio, per cercare, anche noi, di capire bene cosa è accaduto su scala planetaria, per entrare in sintonia con la storia italiana ed europea, dalla quale ci siamo distaccati, probabilmente senza accorgercene.

Questa riflessione, nelle nostre intenzioni, dovrà rintracciare un filo conduttore che rianimi la speranza di cambiare la condizione della nostra Regione, tra le più periferiche e depresse all’interno dell’Unione Europea. Dobbiamo farlo per non perdere il treno dell’Europa, pena la più cocente delle sconfitte.
Le riflessioni che faremo nei 3 Seminari, nei quali coinvolgeremo le più significative rappresentanze dell’intera classe dirigente calabrese, prime tra tutte quelle riguardanti il sistema democratico, ci aiuteranno a trovare una linea di coerenza con la gravità della situazione, per potere guardare al futuro con rinnovata speranza.
Abbiamo scelto i 25 anni di storia a cavallo del secondo e del terzo millennio, che per mera combinazione coincidono con gli anni di vita della nostra Associazione, perché quello che è accaduto a livello planetario ha cambiato i parametri di riferimento della realtà umana, civile, sociale ed economico-finanziaria, ai quali occorrerà correlare ogni possibile analisi e riflessione. E poi, c’è l’Africa che bussa alle porte della storia sulla sponda sud del Mediterraneo e noi, assieme alla dirimpettaia Sicilia,  siamo la propaggine più avanzata dell’Europa nel Mare Nostrum.

Concludo con una comunicazione significativa. Dopo le elezioni e prima delle festività pasquali, a Napoli, assieme all’Associazione ex Parlamentari, faremo una iniziativa nazionale a Napoli,  per segnalare con forza all’intero Paese, il crescente disagio della condizione meridionale e l’urgenza di considerarla, eccome, nell’Agenda Paese, sapendo che l’Italia potrà crescere e superare la crisi soltanto se una lungimirante politica nazionale saprà farsi carico per davvero di affrontare il problema della crescita del Mezzogiorno. Sono di stanza nel Mezzogiorno, infatti, le risorse umane inutilizzate che aspettano di essere investite e valorizzate, per fare crescere l’Italia con l’Europa.
Grazie per l’attenzione.

 

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