Quando all’inizio dello scorso marzo è giunto l’invito all’Associazione fra ex consiglieri regionali della Calabria per la partecipazione di un incontro di studio a Napoli, presso il Centro Direzionale Nassiria, sede del Consiglio Regionale della Campania, mi è stato spontaneo dare la disponibilità, attratto da un tema stimolante e da un lotto di partecipanti di primo livello.

L’occasione appariva opportuna per una rilettura di scelte progettuali strategiche, sottintese dal titolo del libro di cui era programmata la presentazione: “Da Napoli nel mondo per ponti e per strade. L’impegno delle Partecipazioni Statali per lo sviluppo territoriale e all’estero”.

I relatori. I lavori sono stati introdotti da due stimolanti interventi dalla “coppia di comando” dell’Associazione Campana, il presidente Carmine Jodice e il suo vice Nando Morra.

Subito dopo sono seguite le analisi di due relatori di prestigio, il prof. Adriano Giannola, presidente Svimez, e il responsabile della Redazione economica del “Mattino”, dr. Marco Esposito.

Il prof. Giannola si è soffermato sulla natura del PNRR, che, nella sua analisi , è stato definito un nuovo Intervento Straordinario, che rievoca visioni, procedure ed interventi che la Cassa per il Mezzogiorno ha realizzato in anni ormai lontani, con la determinazione e la spinta derivante dalla consapevolezza che si fosse in presenza di un momento eccezionale di attuazione della Costituzione, e che il Mezzogiorno venisse ritenuto come una risorsa ed una opportunità di crescita dell’intero Paese.

PNRR e Autonomia differenziata. Partendo da siffatte considerazioni è stato inevitabile affrontare un tema caldo nell’agenda politica della fase attuale, quello dell’Autonomia differenziata che si dimostra sempre più come un progetto di secessione dei ricchi, portato avanti con cinica determinazione ed arroganza dal Ministro Calderoli e dal gruppo di assalto della Lega, con la complice acquiescenza delle altre forze politiche di centro destra, che trovano motivi di legittimazione nel modello di autonomia contenuto nelle Intese  fra lo Stato e le tre maggiori Regioni del Nord (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna), incautamente e frettolosamente sottoscritte il 28 febbraio 2018, finendo per farle apparire come un modello estensibile a tutte le Regioni d’Italia, prescindendo dai contenuti della Costituzione circa la parità di  diritti ed opportunità di tutti i cittadini in tema di servizi essenziali da garantire in via preliminare, mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie e gli strumenti.

Nel merito, l’obiettivo perseguito nella proposta Calderoli si sostanzia nella strategia di fare in modo che il Parlamento Nazionale deliberi una tassa determinata in funzione della ricchezza e definisca i fabbisogni essenziali standards in base a due parametri, la popolazione e il reddito.

L’…ingordigia padana non poteva che tirar fuori dal cilindro una minestra indigesta, solo in parte nascosta facendo riferimento primario alla popolazione residente.

È evidente la distorsione indotta dal secondo parametro che, in sintesi, si traduce in una operazione spregiudicata che, nel solco “prediletto” della spesa storica, dà, cambiandone il nome, maggiori risorse a chi più ha, a danno di chi ha avuto meno ed ancor meno è destinato ad avere in futuro.

Uno sguardo al passato. Di particolare interesse le riflessioni del prof. Giannola sul ruolo delle Partecipazioni Statali e della Cassa per il Mezzogiorno, spesso ingiustamente demonizzate, ma che hanno operato sulla base di un progetto, e di una visione dettata da obiettivi strategici in favore dello sviluppo infrastrutturale e civile del territorio e delle popolazioni interessate.

La piramide della vita. Marco Esposito, coautore del libro oggetto di presentazione, elaborato a quattro mani con un professionista di eccezione, l’ing. Ernesto Striano, ha giornalisticamente incentrato la sua esposizione su come varia la piramide della vita, articolata per fasce di età, tra la popolazione dei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo e la popolazione dell’Italia e del Mezzogiorno.

La figura classica della piramide rimane nella forma invariata se riferita ai Paesi della sponda Sud del Mediterraneo, mentre, anche in relazione all’andamento della struttura demografica inerente le due fasce estreme ( 0-18 anni e   over 65 ), la piramide evolve in un andamento a botte, registrando gli effetti della denatalità, per la prima fascia, e dell’allungamento della vita, per la fascia superiore, nonché di una maggiore incidenza della popolazione compresa tra 40 e 50 anni.

Opere straordinarie. il momento di maggiore impatto emotivo è scaturito dall’intervento  dell’ing. Schiano, la cui vita professionale è stata oggetto del libro-intervista che ha scorrazzato per il mondo alla ricerca di opere  che recano il segno dell’ingegnere napoletano. L’ing. Schiano, con il suo racconto, ha dato spessore documentale a numerose opere di straordinaria importanza come la Tangenziale di Napoli, unica tangenziale nel cuore di una Città metropolitana, l’alta velocità, il sistema aeroportuale, in Campania, progetti territoriali e portualità in Africa, l’autostrada di Birminghan, l’autostrada Washington – aeroporto negli Usa, al punto da essere assunto a figura professionale capace di imporsi nel contesto internazionale.

Università e Ricerca scientifica. Nel dibattito sono stati affrontati in modo approfondito temi come il ruolo e la funzione delle Università e della Ricerca scientifica, con un orizzonte territoriale esteso a tutte le Regioni del Mezzogiorno, con…l’involontaria esclusione della Calabria , dove pure operano tre Università, con livello scientifico ed accademico in diversi comparti anche elevato.

Fra tutte, occorre citare l’Unical, con sede ad Arcavacata di Rende, stabilmente collocata nelle speciali graduatorie tra le prime 20 Università italiane.

Le “Vie del mare”. Notevole interesse hanno suscitato le riflessioni sul ruolo e le attività delle Partecipazioni Statali, con scelte strategiche nel campo delle infrastrutture, tra cui la portualità e le vie dell’acqua.

Un intervento, in certo senso fuori …sacco, perché unico non previsto nel ricco programma di interventi, è stato quello affidato al sottoscritto, nella qualità di vice presidente degli ex consiglieri regionali della Calabria.

Dopo avere espresso il proprio apprezzamento all’ing. Ernesto Schiano, che propone di assumere ad esempio luminoso per il mondo tecnico ed accademico del Mezzogiorno, il suo intervento è stato incentrato su due argomenti specifici:

  • Il sistema universitario nel Mezzogiorno, nel campo dell’ingegneria civile ed industriale;
  • Il problema delle vie del mare, su cui ha progettato ed operato con particolare lungimiranza la Cassa per il Mezzogiorno e il sistema delle Partecipazioni Statali.

Estendere le analisi anche alla Calabria. Al prof. Giannola, cui va dato atto della sua pregressa ed apprezzata attività di docente presso l’Università della Calabria, ha fatto presente che sarebbe utile ed opportuno estendere le sue analisi anche alla Calabria, rimasta per certi aspetti in zona d’ombra, e pertanto estranea alla valutazione dei processi esaminati nel corso del Convegno, pur sussistendo requisiti oggettivi in termini di infrastrutture di straordinaria rilevanza, che ne legittimano una diversa e positiva considerazione nell’ambito delle politiche di sviluppo ricadenti nel territorio meridionale. Ciò è certamente vero sia per il contributo determinante che può scaturire dalle iniziative scientifiche e di ricerca delle Università che per le vie delle acque, che si aprono ai mercati e alle relazioni nazionali ed internazionali attraverso la portualità esistente.

Le potenzialità dei porti. La Calabria, con i suoi 740 km.  di coste, è terra di mare, anche se le sue montagne, spesso innevate, sono di una bellezza incomparabile. Sia sul Tirreno che sul versante opposto, lo Jonio, sono stati realizzati porti di rilevanza nazionale ed internazionale, che le consentono di aspirare ad una presenza più consistente sui mercati.

Sul versante Tirrenico si affaccia il Porto di Gioia Tauro.

Realizzato con investimenti e progetti ex Casmez ed ex Partecipazioni Statali è considerato, per  una pluralità di fattori, come la qualità e la profondità dei fondali ( 12,5 – 20,00 m.), la lunghezza delle banchine ( 5125 m.), il numero di dipendenti (1300 unità ), il volume di merci movimentate ( 3.193.000 TEU nel 2020 ) , il primo porto industriale del Mediterraneo, classificato al 9^ posto tra i porti europei, subito dopo i colossi portuali dell’Olanda, della Germania, dei Paesi Bassi, dell’ Inghilterra , tutti ricadenti lungo la sponda atlantica,  in diretta connessione con le Americhe.

Sulla costa Jonica, accanto a porti storici come quelli di Crotone e di Reggio Calabria, il porto più importante è quello di Corigliano, noto anche come Porto di Sibari, anche per la contiguità agli scavi archeologici più importanti della Calabria.

Venne realizzato negli anni ’70 , anche sotto l’impulso di un processo di industrializzazione, rimasto purtroppo in buona parte confinato nel limbo delle speranze,  che peraltro ciclicamente vengono  alimentate in Calabria e nel Mezzogiorno.

Il Ponte sullo Stretto. Oggi è ritornato di moda il Ponte sullo Stretto. Si dimentica che a monte, in Calabria, e a valle, in Sicilia, c’è un sistema di trasporti, ferroviari e autostradali, incompleto ed inadeguato, con interi territori interclusi (si pensi alla SS.106 jonica e alla adiacente rete ferroviaria nemmeno elettrificata) .

Il Ponte è certamente un obiettivo nel sistema dei trasporti, ma vengono prima gli standards uniformi col resto del Paese, quelli dell’alta velocità autostradale e ferroviaria.

L’impressione è che si proceda con la tecnica dell’annuncio degli obiettivi, ignorando le questioni al…contorno.

È così per il Ponte. È così per l’Autonomia differenziata, per la quale la richiesta sacrosanta di Livelli uniformi di Prestazioni, costituzionalmente previsti, viene accantonata con un’alzata di spalla.

Non c’è tempo, ora. Occorre fare presto.

ing. Ernesto Funaro