L’Associazione non ha l’ambizione di presentare un compiuto ed organico progetto per la Calabria; siamo invece animati dalla idea che sia necessario compiere ogni sforzo per delineare un nuovo percorso capace di frenare gli attuali processi di crisi. Per fare questo pensiamo che sia necessario uno sforzo generale; in campo le forze politiche, istituzionali, sindacali, culturali, i saperi scientifici, le forze imprenditoriali. Utilizzando quel materiale prezioso fatto di ricerche, indagini, studi è possibile una lettura senza sconti della realtà calabrese e favorire l’apertura di un cantiere ove costruire una trama di pensieri forti ed essere in grado di misurarsi con il futuro. Le vecchie ricette si sono dimostrate inadeguate e con i vecchi strumenti è impossibile misurarsi con la complessità degli attuali assetti economici e sociali.
Come illustrato dal presidente il nostro contributo si articolerà in tre seminari tematici. Quello di cui sono responsabile si articolerà lungo tre filoni di indagine: il territorio, l’economia, le attività produttive. Nell’incontro si alterneranno relazioni di esperti sui vari argomenti da trattare.
Si parte da una approfondita analisi del territorio; dei suoi caratteri fisici, morfologici ed ambientali, delle sue risorse, dei suoi valori, dei suoi vincoli. Assieme all’urgenza di definire un organico piano di manutenzione poliennale per ridurre i tanti e frequenti rischi collegati al dissesto idrogeologico e al rischio sismico è necessario individuare ed attivare azioni in grado di valorizzare le tante risorse di questo territorio; il patrimonio boschivo e forestale, i parchi, il sistema costiero, il patrimonio archeologico, il suo clima. Fare diventare un elemento forte la sua proiezione nel Mediterraneo.
Particolare attenzione sarà posta ai temi dell’economia considerata la delicata situazione in cui versa la Calabria
La nostra precarietà aumenta più che altrove con un tasso di disoccupazione che è vicino al suo picco storico. Il potenziamento delle capacità di innovare delle imprese è dunque un punto cruciale. Potenziare la leva della ricerca e sviluppo da parte del sistema produttivo è uno sforzo assolutamente necessario. Sviluppare conoscenza, innovare, competere, crescere è vitale per tutte le economie, ma in questo momento è ancora più urgente per quella calabrese che può contare sempre meno su massicci trasferimenti di spesa pubblica e di politiche assistenziali.
In Calabria c’è il rischio reale che la crisi da congiunturale si trasformi a strutturale.
Battista Iacino