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 Assemblea dei Soci – dalla relazione del Presidente Stefano A. Priolo – Lamezia Terme 14.11.09

 Il Sud torna sempre più sporadicamente nelle politiche nazionali e, nei fatti, si afferma sempre con maggiore frequenza una attenzione maggiore per le aree forti del Paese.
Siamo, dunque, ancora alle prese con la atavica “questione meridionale”. A sottolinearlo è rimasta la Chiesa (che invoca il problema sotto l’aspetto della giustizia sociale), il Governatore della Banca d’Italia (che ci crede perché l’Italia non ha più cosa sviluppare se non si sviluppa il Mezzogiorno – vedi tra le news), il Ministro dell’Economia (ma solo per farsene scudo a parole perché l’attenzione e le azioni le riserva tutte allo sviluppo del Nord).
Nei programmi di governo, tuttavia, in quelli veri che erogano le risorse, il Sud c’è soltanto in maniera simbolica per un verso e per l’altro per qualche opera faraonica (il Ponte sullo Stretto), insistendo
su una scelta a cui anche il terremoto di questi giorni nell’alto Messinese sembra volersi ribellare, ricordando come questa problematica, presente nella fase di progettazione dell’opera, non sia  stata ancora sufficientemente approfondita e definita in maniera rassicurante.
A livello regionale va ancora segnalata la positiva chiusura della vertenza Stato – Regioni sulla Sanità. Finalmente è stato sancito l’accordo sul riparto delle risorse e questa è una buona notizia,una boccata di ossigeno per la disastrata sanità calabrese, sempre interessata dalla spada di Damocle del Commissariamento.
Non così per i Fondi FAS (Fondi per le aree sottoutilizzate – fondi vincolati alla programmazione unificata tra risorse comunitarie e nazionali), tuttora bloccati dal Governo, operazione che mette a rischio l’attuazione di politiche efficaci per lo sviluppo del Mezzogiorno e della Calabria in particolare.

Sul versante del lavoro istituzionale, la Regione è stata interessata per lungo tempo dall’assillo per la riforma dello Statuto, per il varo delle c.d. riforme e per la introduzione nell’ordinamento regionale della legge sulle “primarie” per la designazione dei candidati alla carica di Presidente della Regione. E’ probabile che ci siano code a questo processo e che si metta mano alla revisione della legge elettorale regionale.
I risultati di questa attività sono in buona parte noti.
Le modifiche statutarie hanno interessato l’aumento degli Assessori esterni e di riflesso anche dei Consiglieri Regionali; è stata introdotta la figura del Consigliere regionale supplente e sono stati depennati dallo Statuto tre organismi (per la verità mai istituiti): la Consulta statutaria, la Consulta dell’Ambiente, il Consiglio Regionale dell’Economia e del lavoro.
Questa attività della nostra Regione dimostra:a. La coerenza dell’azione riformatrice regionale con le riforme che pare si vogliano attuare a livello nazionale; si parla di diminuire il numero dei parlamentari e la Calabria aumenta il numero degli Assessori esterni e dei Consiglieri;
b. L’allergia della nostra Regione verso i controlli (anche agli autocontrolli).
Viene abolita la possibilità di istituire la Consulta statutaria,l’organismo che dovrebbe provvedere a vigilare sul rispetto dello Statuto (una sorta di corte costituzionale a livello regionale);
c. L’innamoramento della nostra Regione per le problematiche ambientali.
Viene abolito l’organismo che avrebbe competenza a vigilare sul rispetto, la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente ed a contribuire alla elaborazione di una politica per l’ambiente;
d. La voglia di concertazione istituzionale e sociale della nostra Regione. Viene abolito l’organismo preposto a funzionare da sede della concertazione sociale.
L’attività della Associazione nel 2010 credo potrà e dovrà essere per noi particolarmente significativa, perché scaturisce dalla necessità di onorare il 40° anniversario della nascita della Regione.
Lo vivremo, anzitutto, con la mente rivolta a rinnovare il ricordo e rendere omaggio ai colleghi scomparsi che non sono più tra noi.
Ma lo vivremo anche consapevoli che le laceranti difficoltà della nascita, di cui ancora di tanto in tanto giunge l’eco, necessitano di un supplemento di impegno e di una operosa e concorde attività,che consenta ai cittadini calabresi di lasciarsi alle spalle definitivamente le divisioni, per ritrovare, come popolo calabrese,quella concordia, operosità e comune futuro, che sono alla base di un grande avvenire per questa Regione, frontiera dell’Europa sul Mediterraneo.
Per onorare questo anniversario, l’Ufficio di Presidenza ha messo in cantiere un programma ambizioso.
Per entrare nel vivo dobbiamo ricordare,anzitutto, che l’anno prossimo sarà l’anno delle elezioni per
il rinnovo del Consiglio Regionale.
Cinque anni fa, nel corso della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale, abbiamo prodotto un documento programmatico,portato all’attenzione dei candidati alla Presidenza. Anche in questa tornata elettorale ripeteremo questa esperienza, secondo noi utile e positiva, proponendo ai candidati alla Presidenza un incontro-dibattito organizzato dalla nostra Associazione.
In questa occasione avremo la possibilità di valorizzare e divulgare il significativo lavoro appena concluso, su nostra commissione, dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria – Dipartimento di Scienze storiche, giuridiche, economiche e sociali (SSGES), dal titolo “Un progetto per la Calabria”.
Pubblicheremo questo lavoro all’inizio del prossimo anno, e lo presenteremo alla stampa ed ai media calabresi.
Il secondo impegno per il 2010 è rappresentato dalla pubblicazione e presentazione dell’altro lavoro,commissionato l’anno scorso all’Università della Calabria – Dipartimento di Sociologia e
Scienza della Politica, che sarà ultimato a gennaio dell’anno prossimo.
Si tratta del rapporto di ricerca su: ”Il sistema universitario calabrese: rapporti tra gli Atenei, legami con la società locale e proiezioni future”.
La terza importante ed anch’essa significativa attività riguarda la realizzazione del Progetto, di iniziativa della nostra Associazione,denominato “Ferramonti: dal Sud Europa per non dimenticare un campo del DUCE”.
Si tratta di una iniziativa che fa riferimento ad un Bando emesso dalla Direzione Generale dell’Educazione e della Cultura della Commissione Europea di Bruxelles che nel quadro del programma denominato “L’Europa per i cittadini” ha invitato il mondo delle Associazioni a presentare progetti mirati a ricordare le scelleratezze dei regimi nazista e fascista, di cui sono testimonianza storica i campi di concentramento, strutture legate alla storia dello sterminio degli ebrei nel XX secolo. Il Partner individuato dall’Associazione, come richiesto dal Bando comunitario, è stata la Fondazione Internazionale “Ferramonti di Tarsia” per l’Amicizia tra i popoli, che ha sede a Cosenza, di cui è Presidente il calabrese Prof. Carlo Spartaco Capogreco, medico e docente universitario presso l’Università della Calabria, insignito il 13 novembre scorso, presso la Ambasciata
Croata in Roma, di una Alta Onorificenza per meriti Culturali e Scientifici riguardanti la storia dei campi del DUCE.
Il nostro Progetto è stato approvato e co-finanziato assieme ad altri 49 in Europa ed è in fase di elaborazione la progettazione esecutiva. La sua realizzazione verrà completata a Settembre e ad essa verranno associate sei scuole superiori calabresi. Sono previsti un Seminario di presentazione, uno di conclusione del progetto ed una
tappa finale a Bruxelles, cui parteciperanno 15 studenti in rappresentanza dei giovani che sono stati coinvolti.
La quarta proposta di attività che pensiamo di realizzare nel 2010 è rappresentata dalla volontà di concludere il ciclo delle iniziative sui Parchi in Calabria.
Abbiamo iniziato a Lamezia Terme col Seminario su: “Parchi ed aree protette in Calabria: una risorsa”. Abbiamo poi realizzato specifiche iniziative sul Parco delle Serre, sul Parco della Sila (2), e sul Parco del Pollino, di cui abbiamo prodotto gli atti. Ci manca il Parco Nazionale dell’Aspromonte.
Abbiamo pensato, perciò, di completare questo itinerario, nel 2010 e cogliere l’occasione per fare un riepilogo,
una sintesi, capace di rappresentare in maniera unitaria le nostre ricerche e le nostre proposte per una politica unitaria e sinergica sulla montagna calabrese, un grande polmone di ossigeno al centro del Mediterraneo.
L’iniziativa sarà preceduta dalla realizzazione di un Rapporto di sintesi del lavoro prodotto nelle iniziative precedenti. La quinta iniziativa in cantiere per l’anno prossimo è un Convegno a carattere nazionale sul Federalismo fiscale.Due altre iniziative del 2010, infine, saranno dedicate ai nostri Soci:
• la prima per celebrare il 40° anniversario della nascita della Regione e ricordare i colleghi che ci hanno lasciati;
• la seconda per dare attuazione ad una delle finalità dello Statuto dell’Associazione: avviare e concludere, nell’arco di un biennio,la ricostruzione storica, su internet, della vita regionale a partire dalla seconda legislatura.
Si tratta di un programma abbastanza significativo che speriamo di portare a termine con il consueto impegno, per onorare la fiducia riposta dai soci nell’operato dell’Ufficio di Presidenza.

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