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  convegno_ferra1.jpgCon la legge n. 211 del 20 luglio 2000, la Repubblica italiana ha riconosciuto il giorno 27 gennaio come “Giorno della Memoria” che viene celebrato per ricordare la data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz e commemorare la Shoah, le leggi razziali,la deportazione, la prigionia e la morte di milioni di Ebrei vittime innocenti, nonché tutti coloro che, pur in campi e schieramenti diversi, si opposero al progetto di sterminio nazi-fascista, salvando altre vite e proteggendo i perseguitati…”
Anche la nostra Associazione ha celebrato il “Giorno della Memoria”. Lo ha fatto con sobrietà,tagliando fuori
ogni cerimoniale,discutendo e riflettendo nel Seminario di avvio delle attività del Progetto: “Ferramonti:
dal SUD Europa per non dimenticare un campo del DUCE”.
Lo ha fatto assieme alla Fondazione Internazionale “Ferramonti di Tarsia” per l’Amicizia tra i Popoli ed a sei Scuole Superiori calabresi che hanno accettato l’invito a riscoprire questo lembo di storia calabrese che ci ricorda come anche il nostro territorio è stato partecipe della tragica storia della shoah.

convegno_ferra2.jpgNei prossimi mesi,presso le Scuole partecipanti alla realizzazione del progetto, si svolgeranno 12 giornate
di “laboratorio” nel corso delle quali l’équipe coordinata dal Prof. Carlo Spartaco Capogreco – Presidente della Fondazione Ferramonti – assieme agli insegnanti di riferimento del progetto delle Scuole Superiori, coinvolgeranno 180 giovani studenti tra i 14 ed i 18 anni, sulla storia e la riscoperta di Ferramonti Con la Scuola, e con i giovani, dunque, perché sono essi che possono svolgere un ruolo decisivo. “Solo un serio e sistematico programma di educazione emotiva e relazionale – infatti – potrebbe diffondere gli strumenti (cognitivi ed affettivi) indispensabili per affrontare e risolvere in positivo l’imprescindibile conflittualità dei rapporti umani. Non sarà, infatti, l’occasionale distanziamento esibito nelle giornate della memoria a preservarci dalle recidive del passato, ma il costante ed impegnativo esercizio della convivenza nella comprensione di sé e degli altri. (N. Capogreco)

 

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