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Non è proprio una tornata elettorale generale, ma vanno al voto ben 13 Regioni su 20. E’ anche vero che si tratta di elezioni regionali e, dunque,di decidere a quale schieramento politico affidare il governo delle Regioni, ma la quantità di cittadini che viene chiamata alle urne supera il 50% dell’elettorato italiano ed anche per questo girano opinioni che questa consultazione degli elettori abbia anche un significato politico generale, dunque, può essere considerato anche un test per saggiare la salute del Governo della Repubblica.
Si tratta di opinioni diverse come diverse possono considerarsi le “convenienze del momento”.
Noi pensiamo che una consultazione così importante e significativa debba essere, in ogni caso, considerata come una occasione per riflettere prima di tutto sulla reale condizione delle Istituzioni che col voto,democraticamente,si rinnovano, cioè le Regioni,i cui cittadini sono stati convocati.

 

La nostra Associazione si è preparata per tempo a questo appuntamento, che ritiene possa costituire un momento di
svolta della vita istituzionale calabrese,a quarant’anni dalla sua nascita. Lo ha fatto approfondendo al suo interno ed informando la pubblica opinione nel merito di alcuni problemi di interesse generale dei cittadini, veri e propri punti di snodo della grave e complessa problematica che affligge la nostra Regione. Abbiamo più volte rivolto la nostra attenzione alla risorsa costituita dalla ininterrotta serie di Parchi che corrono lungo l’Appennino calabrese dal Pollino all’Aspromonte, passando per la Sila e le Serre, con il proposito di sostenere per la nostra terra lo sviluppo sostenibile e la difesa della permanenza dell’uomo in montagna e, più in generale nelle aree interne, di cui la nostra Regione è ricca.
Ci siamo interessati anche del pianeta Sanità, elaborando ed offrendo all’attenzione dei nostri Amministratori un documento critico, ma propositivo, col quale abbiamo sottolineato emergenze ed utili riforme del sistema per superarle e restituire, con queste, al settore, la qualità e la normalità di cui c’è tanto bisogno.
Abbiamo discusso ed approfondito l’emergenza rifiuti ed abbiamo prodotto un documento col quale abbiamo aspramente criticato il lungo commissariamento, ancora in vita,segnalando come la presenza di tanti, troppi commissari,nella nostra Regione, faccia temere l’esistenza di una vera e propria “questione democratica”. Non si può non sottolineare che quando la “democrazia” immagina che la soluzione dei problemi possa trovare un valido rimedio semplicemente con la nomina di Commissari, si verifica una vera e forte contraddizione e vien fatto di pensare che il frequente e lungo ricorso a questo istituto altro non sia che un modo come perpetuare l’emergenza.
Abbiamo espresso più volte, anche scrivendone su questa nostra Agenzia mensile di informazione, il nostro strumento di comunicazione con l’esterno, anche opinioni critiche, ma sempre costruttive, indicazioni e proposte riguardanti il funzionamento interno dell’apparato burocratico di Giunta e Consiglio, “i motori” dell’azione amministrativa, ancora in fase di assestamento e che faticano ad assicurare all’azione di governo la efficacia ed efficienza tanto richiamate nella legge.
Abbiamo segnalato in proposito, anche, come è tempo che si realizzi nei fatti la separazione tra responsabilità politiche e responsabilità burocratiche, in maniera che risulti netta e che siano visibili e sanzionabili,
ove necessario, le diverse responsabilità;le prime dagli elettori, le seconde da chi ha la responsabilità di amministrare e governare correttamente, nel rispetto della legalità e nella più cristallina trasparenza.
Ma abbiamo fatto anche altre cose.
Compresi di avere il dovere di valorizzare un’altra decisiva risorsa della nostra Calabria, abbiamo voluto instaurare un rapporto diretto col sistema universitario calabrese, stipulando due protocolli d’intesa per due
ricerche. La prima riguarda proprio il sistema universitario calabrese e la sua capacità di corrispondere ai bisogni di sapere dei nostri giovani e la seconda che amplia la sfera dei problemi da noi discussi, fino a prefigurare un “progetto”per la Calabria, un lavoro già dato alle stampe e che la nostra Associazione presenterà nel corso di una Conferenza stampa nel mese di Aprile.
Tutte queste riflessioni, infine, sono state raccolte e risistemate in un documento politico e programmatico che abbiamo inviato ai candidati alla carica di Presidente, come contributo alla ricerca di un “tempo nuovo” per la nostra terra, convinti che il futuro della Calabria debba essere opera,prima che degli altri, dei calabresi. Il documento porta un titolo significativo e contiene l’invito ad una seria riflessione, rivolto al sistema politico ed all’intera classe dirigente della Calabria: “Alziamoci. E’ tempo di andare alla conquista del nostro futuro”.

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