ANNO 2022: NON SOLO HORRIBILIS di Stefano A. Priolo
L’annus horribilis che stiamo per consegnare alla storia, il 2022, ha messo a dura prova tutti, ma va considerato anche un anno di grazia perché dagli eventi negativi, spesso, si riesce a trarne proficue lezioni e benefici per il futuro. Tra questi il rafforzato sentimento comune di pace che si è registrato dopo l’aggressione militare all’Ucraina da parte della Russia del 24 febbraio scorso. La nostra Europa è piombata nuovamente in guerra. L’ultimo conflitto l’ha vissuto trent’anni fa, nell’ex Jugoslavia, dove ancora una volta, poche settimane fa, si è rischiato un nuovo scontro armato tra la Serbia e il Kosovo, una situazione molto tesa, monitorata dagli osservatori internazionali mentre andiamo in stampa. Terminiamo un anno di guerra con il rischio di aprirne un altro in cui il conflitto potrebbe avvicinarsi sempre più a casa nostra. Per evitare ciò tutti sono chiamati a fare la loro parte, promuovendo azioni volte al ripristino della pace tra gli Stati. Sono chiamati a questo i nostri governanti, ma anche noi cittadini, attraverso i nostri comportamenti, contribuendo dal “basso” alla distensione. Come non accogliere l’invito di Papa Francesco, rivolto a tutti gli uomini e le donne di buona volo ntà, a farci carico delle preoccupazioni e
sofferenze altrui anche a Natale, in primis di quanti subiscono ingiustizie e violenze come il popolo ucraino equelli di altri conflitti dimenticati.
Altra nota dolente del 2022 è la pandemia che proprio in questi giorni sta avendo dei pesanti colpi di coda, che inducono a non abbassare ancora la guardia. Dal febbraio 2020 ad oggi, a seguito del Covid-19, sono decedute in Italia oltre 180.000 persone, un numero impressionante, equivalente agli abitanti della nostra Reggio Calabria. Anche per questo drammatico dato facciamo appello alle Istituzioni nazionali e regionali affinché non ci si dimentichi troppo presto del recente tragico passato e che si legiferi al meglio sia per contrastare gli effetti in corso della pandemia, sia per prevenirli in futuro, agendo tempestivamente in ambito sanitario ed economico-sociale.
Il 2022 è stato anche un anno significativo dal punto di vista politico. In Italia, il 25 settembre scorso, si è votato in anticipo per il rinnovo dei due rami del Parlamento a causa della irresponsabile crisi di governo guidato dal presidente Mario Draghi. Ha vinto la coalizione di centro destra guidata dall’on. Giorgia Meloni e l’attuale maggioranza nella nostra Regione, che ha portato alla presidenza della Giunta l’on. Roberto Occhiuto, ha ricevuto la fiducia dei calabresi poco più di un anno fa ed è dello stesso colore politico di quella chiamata a governare il Paese. Questo dovrebbe facilitare la Giunta Occhiuto ad attuare il suo programma.
Nel nostro “piccolo” facciamo la nostra parte contribuendo al buon governo regionale con studi, ricerche e incontri-confronti inerenti alla programmazione
triennale delle attività della nostra Associazione, illustrata nelle pagine interne e mirata allo sviluppo della Calabria, a noi particolarmente a cuore dopo lustri di immobilismo ed a seguito della lezione derivante dalla pandemia.
Al riguardo ci confortano le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella riservate all’Assemblea nazionale dell’ANCI del 22 novembre scorso a Bergamo: «Stato, Regioni, Comuni, Province, hanno saputo fare squadra durante la pandemia, affermando l’unità della Repubblica, con una mirabile capacità di ricomposizione e di intesa nella conduzione dell’emergenza… », il cui intervento integrale è pubblicato nelle pagine successive.
Interessanti sono un po’ tutti gli scritti raccolti in questo numero di Opinioni Calabria, come quello dedicato al PNRR, a cura del nostro socio Vincenzo Falcone, gli articoli della rubrica “Al servizio della Calabria” pubblicata mensilmente dal settimanale Avvenire di Calabria (inserto del quotidiano Avvenire), a cura del giornalista Riccardo Liguori, altro nostro socio in rappresentanza dei familiari dei colleghi deceduti, e l’ampio servizio che riassume e dà visibilità all’attività della nostra Associazione in vista dei primi 35 anni di vita (1988-2023), un importante traguardo che andremo a celebrare il prossimo anno.
Anche per questo, nel formulare a tutti gli auguri di un sereno Santo Natale, non possiamo non auspicare che il nuovo anno sia davvero buono e proficuo sia per la nostra Associazione, che per l’intera umanità.