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Siamo, dunque, qui, per dare, come Ufficio di Presidenza dell’Associazione, il nostro attivo contributo a questa cerimonia celebrativa, perché testimoni diretti e responsabili,in altro tempo, della vita regionale e poi come osservatori vigili ed ancora attenti alla vita istituzionale, in quanto partecipi della responsabilità di guidare
la nostra Associazione.
Abbiamo lavorato sodo per fare di questo strumento partecipativo un riferimento utile alla Calabria ed ai calabresi,approfondendo l’analisi di interessanti settori della vita regionale,che secondo la nostra visione occupano un importante posto nel futuro della Calabria, trattandosi di settori che noi consideriamo strategici:
il riferimento va alla questione ambientale, probabilmente quella più significativa per il futuro della Calabria,
sol che si consideri il cospicuo patrimonio territoriale destinato a Parchi ed aree protette, che percorre la Calabria in tutta la sua lunghezza dal Pollino all’Aspromonte, ed al sistema universitario calabrese rappresentato, oggi, da ben 4 Atenei (Università della Calabria – Università Magna Grecia – Università Mediterranea ed Università per Stranieri “D. Alighieri”), mentre nel 1970 era presente soltanto lo IUSA – l’Istituto Universitario Studi di Architettura di Reggio Calabria, un patrimonio acquisito interamente nei quaranta anni di vita della Regione,che ha fortemente drenato l’emigrazione per ragioni di studio.
Con lo stesso interesse abbiamo promosso e realizzato Seminari e Convegni a più voci, sulle riforme statutarie operate in Calabria, prima che intervenissero le decisioni, a dimostrazione di una volontà improntata alla partecipazione responsabile e costruttiva.

Così come non abbiamo fatto mancare prima delle due ultime consultazioni elettorali per l’elezione del Presidente
ed il rinnovo del Consiglio regionale, le nostre riflessioni e proposte sul futuro della nostra Calabria.
…Abbiamo voluto dirvi chi siamo e cosa facciamo, consapevoli di essere una piccola storia, nella vita della Calabria,ma siamo anche consapevoli, proprio perché interessati alla vita istituzionale, che tutto può essere utile, anche le piccole cose, quando si tratta di difendere, di arginare il giudizio severo, o il pregiudizio conclamato, che circonda la nostra terra e di tenere alto il buon nome di una Regione a cui nessuno è disposto a fare sconti.
Sappiamo che la nostra presenza non muta il destino calabrese,ma il messaggio che noi vogliamo trasmettere in questa circostanza, è che noi, col nostro disinteressato lavoro volontario, ci siamo e vogliamo continuare ad occuparci e preoccuparci del futuro dei figli di questa amata terra e che la nostra attività futura continuerà ad essere improntata alla utilità generale dei nostri concittadini, disponendoci per primi ad accogliere la chiamata generale a scommettersi, assieme alla classe dirigente calabrese, per costruire assieme la Calabria del futuro.

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